UCRAINA
l’UNESCO rafforza la protezione attorno ai monumenti. Nel paese ci sono sette siti che fanno parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, oltre a un rilevante numero di chiese, monumenti, musei con importanti collezioni d’arte.
COSA FARE IN TEMPO DI PACE?
Tra le prescrizioni della convenzione c’è quella di trovare spazi dove trasportare e mettere al sicuro beni culturali mobili in caso di guerra ad esempio, di collocare possibili obiettivi militari lontani dai beni culturali, formare del personale adeguato a garantire la protezione delle opere d’arte.
COSA PREVEDE LA CONVENZIONE DELL’ AJA IN TEMPO DI GUERRA? (art. 4)
Le Alti Parti contraenti s’impegnano a rispettare i beni culturali, astenendosi dall’utilizzazione di tali beni, dei loro dispositivi di protezione e delle loro immediate vicinanze, per scopi che potrebbero esporli a distruzione o a deterioramento in caso di conflitto armato, ed
astenendosi da ogni atto di ostilità a loro riguardo.
ART 4/ c. 3 CONVENZIONE
Le Alte Parti contraenti si impegnano, inoltre,
a proibire, a prevenire e, occorrendo, a far cessare qualsiasi atto di furto, di saccheggio o di sottrazione di beni culturali. Esse si impegnano ad astenersi dal requisire i beni culturali mobili situati nel territorio di un’altra Alta Parte contraente.
Il patrimonio culturale esprime i valori e la
“Il patrimonio culturale è custode della nostra identità.”
memoria storica, è strumento di conoscenza,
dialogo partecipazione e inclusione perché
rappresenta l’identità di un popolo.